San Paolo Apostolo
Paolo di Tarso, canonizzato come San Paolo apostolo († 67), non conobbe Gesù in vita, come i Dodici Apostoli, ma fu il primo ad avere come esperienza solo quella del Cristo Risorto.
Nacque a Tarso ed in giovinezza fu mandato a Gerusalemme, dove ricevette un insegnamento rigoroso della Legge presso il rabbino Gamaliele il Vecchio Saulo fu un attivo fariseo: fu testimone della lapidazione di Stefano tenendo gli abiti degli uccisori, come descritto negli Atti degli Apostoli (At 8, 1-3), e presto ricevette il compito di andare a Damasco ad imprigionare i cristiani di quella città (At 9,2) essendo particolarmente zelante e deciso contro la religione di Gesù, che cominciava a diffondersi e affermarsi.
La sua conversione avvenne sulla strada per Damasco, quando improvvisamente una luce dal cielo l’avvolse e cadendo udì una voce che gli diceva: “Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?”. Da quel momento nacque Paolo, l’apostolo delle Genti. Insieme a Pietro diffuse il messaggio evangelico nel mondo mediterraneo di allora; con la sua parola e con i suoi scritti operò la più grande predicazione del Vangelo nella storia.
http://www.upcm.it/sanpaolo/chi_e_paolo.htm
San Francesco d’Assisi
San Francesco D’Assisi nasce ad Assisi tra il dicembre 1181 e il settembre 1182. Il padre è un ricco mercante di stoffe che ha l’intento di avviarlo al commercio. A vent’anni partecipa alla guerra che vede contrapposte le città di Assisi e Perugia. L’esercito in cui combatte Francesco viene sconfitto e lui rimane prigioniero per un anno. La sua conversione ha inizio nel 1205. Gli amici che non riconoscono più in lui l’allegro compagno di scorribande di un tempo lo abbandonano, il padre comincia a capire quanto siano infondate le aspirazioni che nutre nei suoi confronti ed entra in aperto contrasto con lui. Francesco medita nelle campagne intorno ad Assisi ed un giorno, mentre è in preghiera nella Chiesetta di San Damiano, il crocifisso si anima per chiedergli di riparare la chiesa in rovina. Per ottemperare alla richiesta divina, carica un cavallo di stoffe prese nella bottega paterna e le vende. Poi rendendosi conto che il ricavato non è sufficiente, vende persino il cavallo. Dopo questo episodio lo scontro con il padre si fa sempre più duro fino a quando Francesco sulla pubblica piazza di Assisi rinuncia ai beni paterni: è il 12 aprile del 1207.
Da questo momento abbandona Assisi e si dirige a Gubbio, dove, proprio fuori le mura, affronta il terribile lupo che getta il terrore tra gli abitanti della città. Riesce ad ammansire il feroce animale, semplicemente parlandogli. Si attua così quello che viene considerato il suo primo miracolo. Porta sempre con sé una sacca piena di strumenti da muratore, con i quali restaura personalmente la chiesetta di San Damiano e la Porziuncola di Santa Maria degli Angeli, che diventa la sua abitazione. E’ questo il periodo in cui concepisce i primi abbozzi di quella che poi diventerà la Regola Francescana.
I seguaci di Francesco sono dodici, proprio come gli apostoli di Gesù. Eleggono a loro convento prima la Porziuncola e poi il Tugurio di Rivotorto.
L’ordine francescano nasce ufficialmente nel luglio del 1210, grazie a papa Innocenzo III. La regola principale dell’ordine francescano è l’assoluta povertà: i frati non possono possedere nulla. Tutto quello che serve loro, compreso il rifugio, deve essere frutto di donazione.
Negli ultimi anni della sua vita, nonostante la stanchezza e la sofferenza fisica, compone anche il famoso “Cantico delle Creature”, che contribuisce a consacrarlo nell’immaginario collettivo come il frate che predica agli uccelli.
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Beata Maria Assunta Pallotta
Maria Assunta Pallotta nasce a Force il 20 agosto 1878 da una famiglia modesta. La sua vocazione alla vita religiosa arriva in tenera età, nel 1898 entra nella congregazione delle suore Francescane Missionarie di Maria. In convento è di esempio per tutte le consorelle, le sue riflessioni sono profonde e toccano i cuori. Nel 1904 si realizza il suo grande sogno, viene chiamata in missione in Cina, dove poco tempo prima sette consorelle erano morte martiri. Durante l’inverno del 1905 una tremenda epidemia di tifo colpisce anche Assunta che il 7 aprile dello stesso anno spira santamente. Vita di fede quella di Assunta: vita divenuta Eucaristia. Al momento della sua morte un profumo leggero e soave, un odore delizioso come di balsamo, incenso, rose e viole inondò la stanza e riempì tutta la casa. Il 7 novembre 1954 Maria Assunta, chiamata dai cinesi “la santa dei profumi”, viene proclamata Beata da Pio XII.
Il cammino seguito da Assunta è una delle tante “piccole vie” dell’ Amore, le sue parole sono dense della sapienza di chi prega e ama “Domando al Signore la grazia di far conoscere nel mondo la purezza d’intenzione, che consiste nel fare tutto per amore di Dio, anche le cose più ordinarie” (lettera ai genitori, Firenze, 22-11-1903)
“La discesa verso l’alto – Maria Assunta Pallotta- Una giovane francescana testimone della tenerezza di Dio” di Paola Dal Pra
Venerabile Francesco Antonio Marcucci
Francesco Antonio Marcucci nasce il 27 novembre 1717 a Force. Nobile di famiglia e colto, è affascinato dalla predicazione itinerante di San Leonardo da Porto Maurizio. Giovanissimo si dedica alla predicazione tra le masse popolari offrendo loro la luce del Vangelo. Questo giovane, figlio della borghesia, sente il desiderio di promuovere lo sviluppo delle classi povere, in particolare delle ragazze prive di istruzione. Per loro fonda una congregazione denominata “Pie Operaie dell’Immacolata Concezione”, con lo scopo non solo di dare protezione e insegnare un lavoro, ma soprattutto di offrire la possibilità di promozione culturale e sociale. Il 15 agosto 1770, a Roma, viene consacrato Vescovo di Montalto Marche. Consigliere particolare del Papa Pio VI, lo accompagna nel difficile viaggio a Vienna per la spinosa trattativa con l’Imperatore Giuseppe II. La pubblicazione dell’Opera Omnia è la riprova dello spessore culturale del Vescovo dotto. Nel suo esercizio pastorale seppe creare spirito di fraternità e di amicizia tra i sacerdoti, con la sua amabilità, la sua saggezza e carità. Alle Pie Operaie chiedeva di essere serene, fraterne, delicate verso le giovani a loro affidate l’educazione doveva essere amorevole e aperta alle esigenze delle ragazze. Muore il 12 luglio 1798 nella sua città, confortato dall’affetto delle religiose nella Casa Madre dell’Istituto.
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Madre Flora Pallotta
Madre Flora Pallotta, originaria di Force (AP), ascoltando la voce dello Spirito, fonda l’Istituto “Missionarie della Fanciullezza”; inizia il suo cammino a Pesaro presso l’Opera Padre Damiani per rispondere ad un’urgenza di carità nel tragico momento del dopoguerra in cui tanti bambini orfani, profughi, provenienti dall’Istria e dalla Dalmazia, si trovano in questa città. Fin dall’inizio della fondazione, Madre Flora trasmette alle Suore dell’Istituto un ardente spirito missionario, una pronta disponibilità ad andare dovunque sia urgente il servizio ai fanciulli poveri e bisognosi. Le suore sono al servizio della fanciullezza per rendere presente ancora oggi Gesù che accoglie e benedice i fanciulli. Madre Flora cessa la sua esistenza terrena il 9 gennaio 2001 a Pesaro.