Vuoi fare un atto di carità?
Cara sorella, caro fratello,
viviamo un periodo storico difficile per tante famiglie. Tanti sono in difficoltà. I dati Censis indicano chiaramente che la povertà è cresciuta in tutta Italia. Siamo chiamati da Dio a vivere con coraggio cristiano questo tempo. Siamo chiamati da Dio a mostrare una delicata sensibilità verso chi soffre. A tutti piacciono la vita comoda e le cose belle. Ma la verità è che molti non riescono neanche a provvedere all’essenziale per sé. In molte famiglie ci sono, anche vicino a noi, situazioni di reale precarietà. Con disagi seri. La comunità parrocchiale è certamente chiamata da Dio a maturare sotto questo aspetto. I santi ci hanno dato dimostrazioni meravigliose riguardo all’amore per i poveri. Anche perché quello che possiamo donare, non resta senza ricompensa! Lo ha promesso Gesù!
Innanzitutto, siamo noi stessi a darci la prima ricompensa, perché sappiamo che per una volta non siamo stati egoisti, abbiamo saputo rinunciare a qualcosa che per noi non era essenziale e abbiamo potuto aiutare un fratello o una sorella che ne aveva bisogno. Poi c’è la ricompensa che ti dona chi ha ricevuto qualcosa da Te: alle volte è un sorriso di gratitudine, alle volte una preghiera, alle volte una benedizione, alle volte semplicemente è vedere che quella persona sta meglio, e guarda con più fiducia alla vita.
Infine c’è la ricompensa di Dio, che è la più grande, infatti ci ha promesso addirittura il centuplo, per tutto quello che doneremo. Come è bello donare!
Per questo, eccovi qualche idea che forse potrebbe esservi utile:
- Se vuoi, durante il tempo di Avvento sarà possibile portare in Chiesa del cibo per i poveri (olio, tonno, pasta, latte a lunga conservazione ecc.) Sarà disposto un luogo apposito in ognuna delle 3 chiese dell’Unità pastorale. E comunque sia, sempre, durante tutto l’anno, è possibile donare degli alimenti alla Caritas parrocchiale.
- Se vuoi, potrai lasciare un’offerta in sagrestia, o al sacerdote, specificando che è per i poveri.
- Oppure, andando sul sito dell’Unita pastorale: www.parrocchiefcm.it/donazione sarà possibile fare una donazione online. La nostra Unità pastorale ha aperto un Conto Corrente apposito per le situazioni di povertà. Troverai tutte queste informazioni sul sito.
- Se vuoi, potresti aiutare i volontari della Caritas dell’Unità pastorale.
- Se vuoi, potresti mandare un aiuto ad un’associazione di cui ti fidi, o a un missionario. Padre Maurizio è originario della nostra Unità pastorale, e si trova tuttora in Guinea Bissau. E conosce tante situazioni di povertà…
- Oppure, semplicemente, potresti aiutare delle persone che conosci Tu e che ne hanno bisogno.
Il parroco
Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levita, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così». (Lc 10, 25-37)
Carissimi,
ognuno di noi ha chiaro dentro di sé, nel suo cuore, la gravità del momento storico che stiamo vivendo. Questo è uno di quei momenti in cui i cristiani sono chiamati a dare il meglio di sé. Perché sono le circostanze a richiederlo. Perché non possiamo voltare le spalle ai tanti che soffrono intorno a noi. Perché non possiamo essere indifferenti a tutto questo.
Il 54° rapporto del Censis sulla situazione sociale del paese, ci presenta un quadro molto preoccupante riguardo a situazioni di povertà, anche grave, che si stanno diffondendo in numerose famiglie. Per questo abbiamo deciso di aprire un conto corrente apposito per le questioni della povertà. Sono chiamati a contribuirvi tutti coloro che hanno a cuore il futuro degli ultimi.
Carissimi,
le parrocchie si sostengono grazie alle offerte delle persone. Se queste offerte mancano, è inevitabile che le parrocchie vengano a trovarsi prima o poi in serie difficoltà economiche. Questo è ancor più vero quando dei motivi particolari ostacolano o impediscono del tutto gli ingressi economici delle parrocchie.
Da questo punto di vista gli ultimi mesi sono stati economicamente devastanti.
- Nel 2020, per diverse settimane, le Sante Messe sono state celebrate senza il popolo o con un numero di persone molto ridotto. Questo ha fatto diminuire di molto le offerte raccolte durante le celebrazioni. Le cerimonie sono state rimandate.
- Costituendosi una nuova Unità pastorale si è reso necessario fare dei lavori.
- Sono arrivate le bollette del periodo del terremoto.
- Alcune famiglie hanno chiesto aiuto economico alla parrocchia.
- Non è stato possibile fare le benedizioni delle case e delle famiglie nell’anno 2020. Questo è stato un grave problema in quanto rappresenta l’ingresso più rilevante per una parrocchia. Ed è chiaro a tutti che anche per il 2021 non sarà possibile fare le benedizioni.
- Non è stato possibile portare le comunioni agli anziani e ai malati della parrocchia. Alcuni di loro, nonostante il loro stato di sofferenza, facevano volentieri un’offerta alla parrocchia durante questa visita, e questo era un ingresso piccolo ma importante.
- E non sarà possibile neanche distribuire le buste alle famiglie, nel periodo invernale, per chiedere un contributo per i riscaldamenti in chiesa.
Alla luce di tutto ciò, vi faccio questo appello, perché senza di voi la parrocchia non può sostenersi. Sono ben consapevole che anche per molti di voi è un periodo difficile. Ma la parrocchia è una famiglia, e io non posso fare altro che presentare questo problema alla vostra coscienza e a Dio.
Chi vorrà dare un contributo potrà consegnare un’offerta in sagrestia, in busta chiusa, oppure personalmente al parroco o al viceparroco.
Il parroco