Il Battesimo è il primo sacramento. Esso costituisce la porta d’igresso alla vita cristiana. E’ estremamente importante comprenderlo bene.
Nel caso del battesimo dei bambini, sono i genitori, che, se vogliono e se vivono la vita cristiana, possono farsi loro garanti dell’educazione cristiana del bambino. Il battesimo dei bambini è una cosa bellissima, purchè venga compreso e vissuto in un ambito di fede, in quanto non è un semplice rito di passaggio.
Nel caso del battesimo degli adulti, il candidato farà un percorso assistito da un sacerdote e da alcuni laici e al termine del percorso, riceverà il battesimo durante la Veglia Pasquale, nella nostra Cattedrale, dal nostro Vescovo. In entrambi i casi, occorre prendere contatti con il parroco che darà tutte le informazioni del caso.
Quali passi puoi fare?
- Parla con il parroco
- Fornire documenti (per le persone che non risiedono nella parrocchia di Force, Comunanza, Montemonaco):
- Nulla osta, cioè il consenso del parroco al Battesimo fuori della propria parrocchia
- Certificato di padrini/madrine
- Esperienza di catechesi prebattesimale (per i genitori e padrini del bambino)
- Leggi chi può diventare padrino
Le madrine e i padrini
Il loro compito è di grande importanza nella comunità cristiana, in quanto la Chiesa si rende conto delle difficoltà che i genitori incontreranno nell’educazione cristiana dei loro figli. Per questo, desidera che ci sia qualcuno che con affetto, competenza e preghiera dia a questi bambini una buona testimonianza cristiana.
Le persone che desiderano diventare madrine o padrini e non appartengono alla comunità parrocchiale in cui si svolge il battesimo sono tenute a fornire al parroco un certificato riguardo la loro idoneità ad un compito così importante.
Per poter fare le madrine o i padrini occorre soddisfare le seguenti condizioni:
- Aver compiuto i 18 anni
- Aver completato il cammino dell’Iniziazione cristiana, che significa aver ricevuto il sacramento del battesimo, il sacramento della Confermazione e il sacramento dell’Eucarestia.
- Non aver contratto matrimonio solo civile, né convivere, né aver procurato il divorzio.
- Non avere alcuno pena canonica.
- Avere la volonta di impegnarsi a condurre una vita cristiana conforme all’incarico che si sta assumendo. Ciò significa: voler bene a questo bambino, aiutarlo e sostenerlo, in accordo con i genitori e dargli buona testimonianza cristiana.
Ovviamente, sia i genitori che la madrina o il padrino è opportuno che prima di vivere questo momento così importante si accostino al sacramento della Riconciliazione.