San Benedetto abate a Montemonaco, conserva all’interno di una lunetta, un affresco con una crocifissione attribuita alla scuola del Crivelli, un braccio d’argento, contenente la reliquia di San Benedetto da Norcia, opera del maestro orafo Cristoforo da Norcia e un crocifisso ligneo di arte marchigiana del XV secolo.
San Giovanni Battista a Montemonaco. del XV secolo ad un’unica navata. Di pregevole conserva una Vergine del soccorso opera del pittore Vitruccio Vergari databile al 1520.
Cappellina Madonna della fiducia a Casa Gioiosa a Montemonaco.
Santa Maria in Casalicchio a Tofe, del XIV secolo. Dell’impianto di questa antica chiesa romanica rimane la sacrestia, che probabilmente risale al XIII secolo, ma che per alcuni studiosi locali venne edificata sulle rovine o in prossimità di un antico tempio pagano. Certo è che sin dal Quattrocento aveva assunto un’importanza notevole se le comunità picene in lite tra loro la sceglievano per giurarvi i patti o la pace raggiunta. Interessanti gli affreschi, attribuiti a Vitruccio Vergari, raffiguranti una Madonna con bambino del XVI secolo (Madonna delle rose) e una Crocifissione. All’esterno, come unico decoro, la presenza di due stelle scolpite, una a cinque punte ed una a sei, ai lati della monofora prospiciente l’antica via. Per un voto fatto dalla Comunità montemonachese all’indomani della grande peste del Seicento, si svolge da allora, il 20 gennaio di ogni anno, la festa di San Sebastiano, con una processione (anche con bufera e neve) che da Montemonaco scende fino alla chiesa. È tradizione che dopo la funzione, il Comune offra a tutti i partecipanti provenienti dal Piceno, pane, vino cotto e salsicce. Negli ultimi decenni si sono aggiunti in processione i Vigili Urbani che hanno come protettore San Sebastiano.
San Lorenzo ad Tres Rivos, in frazione San Lorenzo. Sembra che la sua fondazione, ritenuta presumibile per gli inizi del 1100, sia legata ad un lascito che donava all’Abbazia di Farfa il territorio di Rascio in cui era ricompresa Vallegrascia. Ma da un documento del 1301 risulta suffraganea della Pieve di Sant’Angelo in Montespino. La struttura della chiesa, con campanile addossato al lato tergale è in pietra arenaria con un’abside semicircolare scandita dal ritmo di esili colonne coronate da archivolti pensili che rievocano i modelli sia del repertorio lombardo sia delle regioni meridionali. Una cripta è conservata sotto il presbiterio, da cui si accede. Particolari le colonne con capitelli scolpiti, a motivi floreali di foglie d’acanto e zoomorfi. Durante il restauro della chiesa sono state ritrovate due lastre scolpite con storie della Genesi firmate dagli artisti Guitonio e Atto, risalenti probabilmente al X secolo.
Santa Maria in Vallegrascia
Sant’Andrea in Altino
San Bartolomeo a Foce
San Rocco a Rocca
San Donato a Collina
Santi Pietro e Paolo a Ferrà
San Biagio a Isola San Biagio
San Giorgio a San Giorgio all’Isola, edificata nel X secolo sulle rive del fiume Aso. Come altre chiese del territorio è stata fino al XVI secolo sotto la giurisdizione dell’Abbazia di Farfa attraverso la vicaria del monastero di Santa Vittoria in Matenano. All’interno conserva interessanti affreschi del XVI secolo raffiguranti Sant’Antonio, San Sebastiano, San Bartolomeo una Crocifissione e una Madonna con bambino. Nell’abside ritroviamo resti di affreschi di scuola bizantina del XII secolo.